Nel linguaggio tipografico si parla di margini al vivo quando un’immagine arriva a filo pagina, senza bordo bianco. Lo spazio stampato si estende e aumenta fino al limite del foglio e perfino oltre, perché si deve calcolare anche una parte di immagine che verrà tagliata via, detta abbondanza.
Non sembra di parlare del teatro? Arte vivente che si spinge all’estremo, che sta ai margini della società e – proprio in virtù della sua emarginazione – ne può guardare e criticare liberamente le dinamiche e le contraddizioni. Il teatro che è sempre “spreco” (cioè abbondanza) di idee, energia, tempo. Che ottiene quel poco che riesce col massimo sforzo. Ma anche il teatro come invenzione e pratica di immaginari alternativi, di comunità transitorie, di incroci imprevisti.
Fare teatro – in qualsiasi modo, anche da spettatori – vuol dire abitare i margini, dove le differenze trovano espressione e riparo, dove i confini sfumano e le identità si mettono in gioco. Lo sguardo dai margini espande, scardina, sconfina, sfugge, mette in discussione. Non si uniforma a ciò che sta al centro. Spostandosi sposta gli orizzonti di senso, accoglie, raccoglie. Esita. Incontra altri sguardi per smarginare insieme, per dilatare la vita.
ELIO GERMANO | TEHO TEARDO
mercoledì 18 giugno
GIANMARCO BUSETTO
sabato 21 giugno
PANTAKIN | THEAMA TEATRO
domenica 22 giugno
MARIO PERROTTA
mercoledì 25 giugno
CLAUDIO MONTAGNA
giovedì 26 giugno
CLAUDIO MONTAGNA
sabato 28 giugno
TEATRO PICARO (FRANCIA)
sabato 28 giugno
SOTTERRANEO
domenica 29 giugno
FARMACIA ZOOÈ
lunedì 30 giugno
CUBO TEATRO
martedì 1 luglio
VASCO MIRANDOLA
mercoledì 2 luglio
BALLETTO CIVILE
mercoledì 2 luglio
ANDREA PENNACCHI
giovedì 3 luglio
MOTUS
giovedì 3 luglio
ANGELO PERETTI
venerdì 4 luglio
SOFIJA ZOBINA
venerdì 4 luglio
CTA – CENTRO TEATRO ANIMAZIONE E FIGURE
sabato 5 luglio
ALVISE CAMOZZI
sabato 5 luglio
ALTRE INIZIATIVE
VOCI DALLA SCENA
a cura di ACTA – Associazione Culturale Teatro e Azioni
Anche quest’anno ACTA raccoglierà commenti e riflessioni sugli spettacoli, interviste ad artisti e spettatori, curiosità da dietro le quinte, sguardi sul lavoro dei tecnici e degli organizzatori, per realizzare un podcast cercando di restituire la magica atmosfera di un festival unico nel suo genere
URLO
LABORATORIO DI POETRY SLAM
a cura di Gianmarco Busetto e Spazio Stoà
Un laboratorio intensivo con Gianmarco Busetto per indagare le possibilità della poesia performativa, per riportare la parola nel corpo, per farla vibrare e tradurla in resa emozionale.
L’obiettivo è quello di analizzare i linguaggi dell’oralità poetica e la base delle loro grammatiche per fornire ai partecipanti strumenti utili a recuperare scenicamente il loro urlo espressivo più urgente.
Restituzione domenica 6 luglio ore 21.15
Casoni della Fogolana
DI CORSA TRA SCENE
DI PAGLIA
a cura dell'associazione Rain Runners
Mercoledì 2 luglio l'Asd Rain Runners di Piove di Sacco promuove una corsa/camminata con ritrovo al Casone Azzurro di Arzergrande alle 19.50 e partenza alle ore 20.00. Il percorso, di 5 km per chi cammina e di 8 km per chi corre, si snoderà lungo le strade rurali attorno a Arzergrande.
L'arrivo del gruppo coinciderà con l'avvio dello spettacolo, in un ideale passaggio di testimone tra lo sport e il teatro. La manifestazione è gratuita e aperta a tutti.
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EDIZIONI PRECEDENTI
Tra gli ospiti Marco Paolini, César Brie, Erri De Luca, Mandiaye N’Daye, Moni Ovadia, Teatro delle Albe, Gianni Minà, Piki Theatre, Claudio Morganti, Elena Bucci, Tiziano Scarpa, Teatropersona, Balletto Civile, Laura Marinoni, ma sono moltissimi gli spettacoli di qualità proposti dal festival ai sempre numerosi spettatori, sia adulti che bambini, con una scelta articolata di espressioni artistiche che vanno dalla prosa al teatro-danza, dal teatro di narrazione al nouveau cirque, dal teatro di figura al teatro musicale.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Essenziale è il dialogo che s’instaura tra le proposte artistiche e i luoghi del festival: casoni di campagna e di laguna, barchesse, parchi, idrovore, case coloniche, scuderie, parchi storici, piazze e angoli urbani. Spazi pubblici e talvolta anche privati, spesso riscoperti o aperti per l’occasione, che hanno consentito in questi anni di ricucire tra loro elementi di bellezza e di storia di un territorio profondamente segnato da processi di sviluppo incontrollato e non sempre attento alle peculiarità e alla fragilità dell’ambiente.